La violenza di genere – che cos’è veramente?

Sentiamo spesso parlare di “violenza di genere” e tendiamo ad associarla a quei casi di femminicidio o violenza domestica, ma essa è molto più articolata e complessa. Con l’aiuto delle linee guida e le definizioni della Comunità Europea vedremo quindi di cosa si tratti veramente quando ci si riferisce a questo fenomeno.

 

Una definizione

“La violenza di genere è la violenza diretta contro una persona a causa del suo genere di appartenenza oppure la violenza che colpisce sproporzionatamente le persone di un determinato genere.” 

La violenza contro le donne è considerata una violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione contro le donne e dovrebbe riferirsi a tutti gli atti di violenza di genere che risultano, o che presumibilmente risulteranno in:

  • Danno fisico
  • Lesione sessuale
  • Lesione psicologica
  • Danno economico
  • Sofferenza procurata nei confronti delle donne

La violenza contro le donne può includere la violenza domestica contro donne, uomini o bambini che vivono nello stesso nucleo familiare. Anche se le donne e le bambine sono le principali vittime della violenza di genere, essa può gravemente danneggiare intere famiglie e comunità.

 

 

Le forme della violenza di genere

La violenza di genere può assumere varie forme:

  • Fisica: è la violenza che sfocia in lesioni fisiche, sofferenza e problemi di salute. I modi tipici con cui si esprime la violenza fisica sono il pestaggio, lo strangolamento, le spinte e l’uso di armi. Nei paesi dell’Unione Europea il 31% delle donne ha fatto esperienza di uno o più atti di violenza fisica dall’età di 15 anni.

 

  • Sessuale: comprende atti sessuali, tentativi per ottenere un atto sessuale, atti volti allo sfruttamento oppure atti altrimenti diretti contro la sessualità di una persona senza il consenso della stessa. Si stima che 1 donna su 20 (cioè il 5%) sia stata stuprata nei paesi dell’Unione Europea dall’età di 15 anni.

 

  • Psicologica: comprende comportamenti psicologicamente violenti, come il controllo, la coercizione, la violenza economica e il ricatto. Nei 28 paesi dell’Unione Europea si stima che il 14% delle donne abbia fatto esperienza di una qualche forma di violenza psicologica da parte di un partner intimo.

 

 

Alcuni ambiti consueti della violenza di genere

Vediamo ora in quali ambiti del quotidiano possiamo incontrare questi agiti aggressivi:

1) Violenza Domestica: include tutti gli atti di violenza fisica, sessuale, psicologica ed economica che accadono all’interno di una famiglia, di un nucleo familiare oppure tra i partner di una coppia. Questi possono essere coniugi o ex-coniugi, anche quando non vivono nella stessa residenza. Il 22% delle donne che hanno (o hanno avuto) un partner ha subìto violenza fisica e/o sessuale da parte del partner dall’età di 15 anni.

2) Molestie Sessuali: comprendono condotte indesiderate a sfondo sessuale di tipo fisico, verbale o anche non-verbale con l’intento o l’effetto di violare la dignità della persona. Si stima che tra il 45% e il 55% delle donne nei paesi dell’Unione Europea abbia subìto una qualche forma di molestia sessuale dall’età di 15 anni.

3) Mutilazioni Genitali Femminili: consiste nel rituale di taglio o rimozione di parte dei genitali femminili esterni (o interamente). Questa pratica viola i corpi delle donne e molto spesso danneggia la loro sessualità, la loro salute mentale, il loro benessere e la loro capacità di funzionare all’interno della propria comunità. Talvolta può addirittura condurre alla morte. Oggi più di 200 milioni di donne e di bambine nel mondo hanno subìto delle mutilazioni genitali e almeno 500.000 donne che vivono nei paesi dell’Unione Europea.

4) Matrimonio Forzato: fa riferimento ad un matrimonio concluso attraverso l’utilizzo della forza o della coercizione – sia pressione fisica sia pressione emotiva/psicologica. È strettamente connesso al matrimonio infantile/precoce, che si verifica quando i bambini vengono costretti a sposarsi prima del raggiungimento dell’età minima richiesta per contrarre matrimonio.

5) Violenza “online”: è un termine “ombrello” utilizzato per descrivere tutti i tipi di comportamenti illeciti o dannosi contro le donne nello spazio virtuale. Questi comportamenti possono essere legati ad esperienze di violenza nella vita reale oppure possono essere limitati al solo ambiente virtuale. Possono comprendere minacce illegali, stalking o istigazione alla violenza, così come l’invio di messaggi o di e-mail indesiderate, offensive o dal contenuto sessualmente esplicito, la condivisione non autorizzata di video o immagini private o ancora avance inappropriate sui social network. 1 donna su 10 nei paesi dell’Unione Europea ha subìto una qualche forma di molestia nello spazio virtuale dall’età di 15 anni.

 

Vediamo quindi che gli ambiti in cui si declina la violenza sono molteplici ed anche molto eterogeneri tra loro. Rimane quindi un’urgenza nazionale ed internazionale quella di avviare delle campagne di sensibilizzazione sul tema, volte anche a crescere generazioni nuove e più ricche di rispetto verso il prossimo e la prossima.

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– Dove hai trovato la forza?
– Siamo donne, tesoro, la forza trova noi.
(Lucy a Charlie Brown, Charles M. Schulz)
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